mercoledì 28 luglio 2010

Quelle fottute alghe


Tiro fuori dal cofano della macchina la mia nuova canna da pesca. E’ in carbonio? Mi domanda Carmine. Certo che è in carbonio, gli rispondo senza guardarlo; le Shimano ormai sono tutte in carbonio. Quanto cazzo l’hai pagata? E’ la più costosa, continuo mentre tiro fuori con cautela il resto degli arnesi. Fammela vedere. Gliela porgo con riluttanza mentre sbatto il cofano della mia Golf e chiudo gli sportelli con il telecomando. Questa è veramente un’opera d’arte, Joe. Carmine sgrana gli occhi rigirandosela tra le mani. Stai attento. Mi incammino verso la riva del lago. Tranquillo, tranquillo, mi risponde. Non te lo rompo il tuo gioiellino nuovo. Mi accompagna organizzando un paio di battute condite con la sua ritmica risata isterica. Abbozzo un mezzo sorriso ogni volta, poi mi fermo al solito posto per sistemare la canna da pesca. Mi ripassa la canna e si stiracchia le braccia osservando il lago. Certo che il Pertusillo sembra veramente un pezzo d’Irlanda. O no? E mi fa una smorfia con gli occhi. Già, gli rispondo mentre tiro fuori le esche da un secchio. Si toglie le scarpe e i calzini. Vado a bagnarmi i piedi mentre sistemi la tua nuova bambina. Faccio appena un cenno con la testa. Cazzo, Joe. E’ Carmine che grida per attirare l'attenzione. Vieni a vedere una cosa. Che c’è? Gli domando. Vieni a vedere. Che cazzo, sto sistemando la canna da pesca, dimmi che c’è. Devi venire a vedere, insiste. Dannazione, ma che cosa devo vedere? Joe, se ti dico che devi venire a vedere, significa che devi venire a vedere. Respiro a pieni polmoni prima di sbuffare talmente forte che l’aria sposta un paio di minuscoli rametti stesi sulle pietre. Poggio la canna a terra e lo raggiungo. Carmine mi fa cenno con una mano e indica l’acqua. Guarda quanti pesci morti. E senti che puzza. Cristo santo hai ragione, gli dico. E il colore dell’acqua, guarda, sembra merda. Mi piego mentre Carmine continua a farmi notare altri particolari. Che cazzo sono quelle piante? Mi domanda mentre sposto delle enormi foglie verdi molto simili alle ortiche. Non ne ho idea, gli dico. Ho paura che non potrai battezzare la tua nuova canna da pesca oggi. Questa volta non gli rispondo. Comunque sono alghe, continua. Quelle sono delle schifosissime alghe. Mi alzo in piedi e mi guardo intorno. Altri pesci morti e l'acqua fa schifo. Mi sa che oggi si torna a casa a mani vuote, dico mentre sposto con i piedi un paio di pesci. Con questo petrolio del cazzo stanno rovinando tutto. Carmine mi guarda dubbioso. Secondo me non c'entra niente il petrolio, sono quelle alghe. Non mi piacciono proprio, sicuramente sono velenose. Qualche discarica abusiva, riprendo a parlare. Sicuro, è pieno di discariche abusive. Stammi a sentire Joe; Carmine mi rincorre dopo aver recuperato scarpe e calzini mentre io mi avvio verso gli attrezzi. Non c'entrano nemmeno le fottute discariche abusive. Sono quelle alghe schifose. Sono tossiche. Nel frattempo prendo la roba e mi avvio verso la macchina. O qualcuno ha pensato di risparmiare su un depuratore vecchio e malfunzionante, riprendo a parlare. Tanto la roba finisce nel lago e non se ne accorge nessuno. No no no no, Joe. Carmine muove la testa ritmicamente mentre si rimette le scarpe. Sono quelle alghe del cazzo. Hanno avvelenato l'acqua. Ci sono delle fabbriche qui vicino? Chiedo a Carmine. Non lo so, ma non spremerti le meningi. Uno scarico di sostanze tossiche, continuo a pensare ad alta voce. Tu non vuoi ascoltarmi, interviene ancora Carmine. Sono state le alghe ad ammazzare quei pesci. Mi volto di scatto, spingo Carmine con le mani e lo faccio cadere di peso a terra. Hai rotto le palle con questa stupida fissazione delle alghe. Basta. Lui si rialza e apre il portello della macchina. Si siede per primo e farfuglia a mezza voce. Tanto sono state le alghe ad ammazzare quei pesci.

Elementi utili: http://www.olambientalista.it/index.php/inquinamento-pertusillo-no-oil/

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